Le tecniche ACI cosiddette “di II generazione” sono state sviluppate con l’obiettivo di superare i limiti della tecnica ACI tradizionale grazie all’impiego di tessuti bioingegnerizzati di vario genere sotto forma di scaffold solido (Fig. 1), in grado di fornire un supporto biocompatibile e biodegradabile capace di mantenere il fenotipo differenziato dei condrociti e permetterne una maggior adesione al sito di impianto. Inoltre alcuni di questi supporti permettono la possibilità di utilizzare tecniche artroscopiche, diminuendo tempi e morbidità della procedura chirurgica; rimangono però limitate le conoscenze sulla stabilità a lungo termine di alcuni di questi impianti.
ACI di II generazione
Kon E;Marcacci M
2012-01-01
Abstract
Le tecniche ACI cosiddette “di II generazione” sono state sviluppate con l’obiettivo di superare i limiti della tecnica ACI tradizionale grazie all’impiego di tessuti bioingegnerizzati di vario genere sotto forma di scaffold solido (Fig. 1), in grado di fornire un supporto biocompatibile e biodegradabile capace di mantenere il fenotipo differenziato dei condrociti e permetterne una maggior adesione al sito di impianto. Inoltre alcuni di questi supporti permettono la possibilità di utilizzare tecniche artroscopiche, diminuendo tempi e morbidità della procedura chirurgica; rimangono però limitate le conoscenze sulla stabilità a lungo termine di alcuni di questi impianti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.