Per poter comprendere al meglio l’importanza del concetto di barriera in ospedale, sarebbe utile condividere delle definizioni che siano di glossario al nostro intento sebbene, proprio allo scopo di “meglio comprendere”, si potrebbe correre il rischio di circoscrivere in definizioni “immote” concetti ampi e complessi, difficilmente delimitabili. Ne conseguirebbe che per definire al meglio cosa sia una barriera e cosa sia un ospedale, si potrebbe correre il rischio di creare delle “barriere” con le definizioni stesse. Ciò deriva non solo dalla criticità e dalla complessità funzionale, gestionale e progettuale di un ospedale, quanto dalla sua stessa relazione economica, sociale e culturale, pertanto architettonica, edilizia e strutturale, con il vissuto cognitivo e culturale coevo, frutto a sua volta dell’etica, dei valori e dei bisogni del tessuto sociale, associati all’esigenza di salute e benessere propri del principio di “esistenza” connaturato all’uomo. Questo è ciò che rende unico l’organismo edilizio ed architettonico dell’ospedale rispetto ad altre strutture di pubblica utilità e fruibilità, come ad esempio i servizi di trasporto, la scuola, gli uffici ed altro ancora, non meno importanti ma certamente non del tutto simili a quel “luogo di diagnosi, cura e riabilitazione”, con cui identifichiamo spesso l’ospedale. Esito, quest’ultimo, della visione e della concretizzazione che la cultura occidentale ha sviluppato nei secoli, da quella egiziana e greco-romana attraverso quella spirituale cattolica sino alla meccanicistica e tecnologica dei nostri giorni, della “sofferenza” e della “malattia”.

LE BARRIERE IN OSPEDALE

Azzolini, Elena
2014-01-01

Abstract

Per poter comprendere al meglio l’importanza del concetto di barriera in ospedale, sarebbe utile condividere delle definizioni che siano di glossario al nostro intento sebbene, proprio allo scopo di “meglio comprendere”, si potrebbe correre il rischio di circoscrivere in definizioni “immote” concetti ampi e complessi, difficilmente delimitabili. Ne conseguirebbe che per definire al meglio cosa sia una barriera e cosa sia un ospedale, si potrebbe correre il rischio di creare delle “barriere” con le definizioni stesse. Ciò deriva non solo dalla criticità e dalla complessità funzionale, gestionale e progettuale di un ospedale, quanto dalla sua stessa relazione economica, sociale e culturale, pertanto architettonica, edilizia e strutturale, con il vissuto cognitivo e culturale coevo, frutto a sua volta dell’etica, dei valori e dei bisogni del tessuto sociale, associati all’esigenza di salute e benessere propri del principio di “esistenza” connaturato all’uomo. Questo è ciò che rende unico l’organismo edilizio ed architettonico dell’ospedale rispetto ad altre strutture di pubblica utilità e fruibilità, come ad esempio i servizi di trasporto, la scuola, gli uffici ed altro ancora, non meno importanti ma certamente non del tutto simili a quel “luogo di diagnosi, cura e riabilitazione”, con cui identifichiamo spesso l’ospedale. Esito, quest’ultimo, della visione e della concretizzazione che la cultura occidentale ha sviluppato nei secoli, da quella egiziana e greco-romana attraverso quella spirituale cattolica sino alla meccanicistica e tecnologica dei nostri giorni, della “sofferenza” e della “malattia”.
2014
978-88-590-0691-6
barriere
ospedale
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