Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare il risultato clinico a lungo termine (7 anni) di pazienti sottoposti a trattamento condrale con tecnica artroscopica ACI di seconda generazione per comprendere meglio le reali potenzialità di questo approccio. Sono stati valutati 62 pazienti di età media 28.1 ± 11.4 anni affetti da lesione condrale sui condili femorali e trattati con innesto bioingegnerizzato Hyalograft C. I pazienti sono stati valutati con IKDC, EQ-VAS e Tegner. Inoltre è stata effettuata una risonanza magnetica a 7 anni. Si sono evidenziati miglioramenti statisticamente significativi in tutti gli scores dal livello basale fino al follow up a 84 mesi. I fallimenti sono stati 7 (11%). I migliori risultati si sono ottenuti nei pazienti giovani ed attivi, mentre i peggiori nei pazienti che avevano già subito in precedenza una chirurgia ed in quelli con una lesione degenerativa. La valutazione della risonanza magnetica ha evidenziato un completo riempimento del difetto cartilagineo nel 57% dei casi, una completa integrazione nel 62% dei casi, una superficie di riparazione tissutale intatta nel 50% dei casi ed una omogeneità del tessuto di riparazione nel 43% dei casi. L’analisi di questo campione dimostra come l’approccio bioingegnerizzato offra un buon risultato clinico e stabile nel tempo.

Arthroscopic second-generation autologous chondrocyte implantation: a prospective 7-year follow-up study

KON, ELIZAVETA;Marcacci, Maurilio
2011-01-01

Abstract

Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare il risultato clinico a lungo termine (7 anni) di pazienti sottoposti a trattamento condrale con tecnica artroscopica ACI di seconda generazione per comprendere meglio le reali potenzialità di questo approccio. Sono stati valutati 62 pazienti di età media 28.1 ± 11.4 anni affetti da lesione condrale sui condili femorali e trattati con innesto bioingegnerizzato Hyalograft C. I pazienti sono stati valutati con IKDC, EQ-VAS e Tegner. Inoltre è stata effettuata una risonanza magnetica a 7 anni. Si sono evidenziati miglioramenti statisticamente significativi in tutti gli scores dal livello basale fino al follow up a 84 mesi. I fallimenti sono stati 7 (11%). I migliori risultati si sono ottenuti nei pazienti giovani ed attivi, mentre i peggiori nei pazienti che avevano già subito in precedenza una chirurgia ed in quelli con una lesione degenerativa. La valutazione della risonanza magnetica ha evidenziato un completo riempimento del difetto cartilagineo nel 57% dei casi, una completa integrazione nel 62% dei casi, una superficie di riparazione tissutale intatta nel 50% dei casi ed una omogeneità del tessuto di riparazione nel 43% dei casi. L’analisi di questo campione dimostra come l’approccio bioingegnerizzato offra un buon risultato clinico e stabile nel tempo.
2011
autologous chondrocyte implantation; arthroscopic
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