La perdita di tessuto meniscale può essere responsabile di un aumento del dolore e una riduzione della funzionalità articolare. Con un follow-up minimo di 10 anni, i pazienti sottoposti ad impianto di menisco mediale in collagene (MCMI) avrebbero mostrato migliori risultati clinici, radiologici e di risonanza magnetica (MRI), rispetto ai pazienti trattati con meniscectomia parziale mediale (PMM). Trentatre pazienti consecutivi (uomini, età media 40 anni) con lesioni meniscali sono stati arruolati nello studio in modo da ricevere il trattamento con MCMI o da fungere come controllo trattato con PMM. La scelta del trattamento è stato deciso dal paziente stesso. Tutti i pazienti sono stati valutati clinicamente mediante Lysholm, VAS, IKDC oggettivo e Tegner. Il punteggio SF-36 è stato effettuato prima dell'intervento e al follow-up finale. Radiografie bilaterali sotto carico sono state completate prima della chirurgia e al follow-up finale. Immagini RMN ad un minimo 10 anni di follow-up sono state confrontate con le immagini preoperatorie mediante il punteggio Yulish. Il punteggio Genovese è stato utilizzato anche alla valutazione della sopravvivenza del MCMI tramite risonanza magnetica. In conclusione, i risultati di dolore, livello di attività e le valutazioni radiologiche sono notevolmente migliorate con l'utilizzo del MCMI ad un minimo di 10 anni di follow-up rispetto al PMM. Studi randomizzati e controllati su una popolazione più ampia sono comunque necessari per confermare i benefici del trattamento MCMI a lungo termine.
Prospective long-term outcomes of the medial collagen meniscus implant versus partial medial meniscectomy: a minimum 10-year follow-up study
Marcacci M.
2011-01-01
Abstract
La perdita di tessuto meniscale può essere responsabile di un aumento del dolore e una riduzione della funzionalità articolare. Con un follow-up minimo di 10 anni, i pazienti sottoposti ad impianto di menisco mediale in collagene (MCMI) avrebbero mostrato migliori risultati clinici, radiologici e di risonanza magnetica (MRI), rispetto ai pazienti trattati con meniscectomia parziale mediale (PMM). Trentatre pazienti consecutivi (uomini, età media 40 anni) con lesioni meniscali sono stati arruolati nello studio in modo da ricevere il trattamento con MCMI o da fungere come controllo trattato con PMM. La scelta del trattamento è stato deciso dal paziente stesso. Tutti i pazienti sono stati valutati clinicamente mediante Lysholm, VAS, IKDC oggettivo e Tegner. Il punteggio SF-36 è stato effettuato prima dell'intervento e al follow-up finale. Radiografie bilaterali sotto carico sono state completate prima della chirurgia e al follow-up finale. Immagini RMN ad un minimo 10 anni di follow-up sono state confrontate con le immagini preoperatorie mediante il punteggio Yulish. Il punteggio Genovese è stato utilizzato anche alla valutazione della sopravvivenza del MCMI tramite risonanza magnetica. In conclusione, i risultati di dolore, livello di attività e le valutazioni radiologiche sono notevolmente migliorate con l'utilizzo del MCMI ad un minimo di 10 anni di follow-up rispetto al PMM. Studi randomizzati e controllati su una popolazione più ampia sono comunque necessari per confermare i benefici del trattamento MCMI a lungo termine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.