Abbiamo dimostrato in un precedente studio che i pazienti con lesioni combinate del legamento crociato anteriore (LCA) e del legamento collaterale mediale (LCM) presentano simili lassità in antero-posteriore (AP), ma un maggiore valgo a 30° di flessione dopo la ricostruzione del LCA, rispetto ai pazienti che hanno subito una ricostruzione isolata di del LCA. Il presente studio ha valutato la stessa coorte di pazienti ad un minimo di tre anni di follow-up per valutare se la lassità residua in valgo abbia portato a peggiori risultati clinici. Ogni paziente ha subito una ricostruzione artroscopica a doppio-fascio del LCA utilizzando un innesto di semitendinoso-gracile. Nella gruppo LCA/LCM, la lesione di II grado del legamento collaterale mediale non è stata trattata. Al follow-up, la lassità in AP è stata misurata utilizzando un artrometro KT-2000, mentre la lassità in valgo è stata valutata mediante radiografia e Telos, confrontando l’arto operato con il ginocchio illeso. Abbiamo valutato i punteggi dei risultati clinici ottenuti, della circonferenza muscolare e il tempo necessario al ritorno in attività per i due gruppi. Le radiografie con stress in valgo hanno mostrato una maggiore differenza statistica nell’apertura mediale del gruppo LCA/LCM rispetto all’arto sano (1,7 mm (SD 0,9) rispetto a 0,9 mm (SD 0,7), rispettivamente, p = 0,013), mentre nessuna differenza statisticamente significativa è stata rilevata nelle lassità in AP e negli altri parametri clinici. I nostri risultati mostrano che la lassità residua in valgo non influisce in modo significativo ad un minimo di follow-up di tre anni, il che suggerisce che nessuna procedura chirurgica aggiuntiva è necessaria per il trattamento del legamento collaterale mediale nelle lesioni combinate.
Does chronic medial collateral ligament laxity influence the outcome of anterior cruciate ligament reconstruction? A PROSPECTIVE EVALUATION WITH A MINIMUM THREE-YEAR FOLLOW-UP
Bonanzinga T.;Marcacci M.
2011-01-01
Abstract
Abbiamo dimostrato in un precedente studio che i pazienti con lesioni combinate del legamento crociato anteriore (LCA) e del legamento collaterale mediale (LCM) presentano simili lassità in antero-posteriore (AP), ma un maggiore valgo a 30° di flessione dopo la ricostruzione del LCA, rispetto ai pazienti che hanno subito una ricostruzione isolata di del LCA. Il presente studio ha valutato la stessa coorte di pazienti ad un minimo di tre anni di follow-up per valutare se la lassità residua in valgo abbia portato a peggiori risultati clinici. Ogni paziente ha subito una ricostruzione artroscopica a doppio-fascio del LCA utilizzando un innesto di semitendinoso-gracile. Nella gruppo LCA/LCM, la lesione di II grado del legamento collaterale mediale non è stata trattata. Al follow-up, la lassità in AP è stata misurata utilizzando un artrometro KT-2000, mentre la lassità in valgo è stata valutata mediante radiografia e Telos, confrontando l’arto operato con il ginocchio illeso. Abbiamo valutato i punteggi dei risultati clinici ottenuti, della circonferenza muscolare e il tempo necessario al ritorno in attività per i due gruppi. Le radiografie con stress in valgo hanno mostrato una maggiore differenza statistica nell’apertura mediale del gruppo LCA/LCM rispetto all’arto sano (1,7 mm (SD 0,9) rispetto a 0,9 mm (SD 0,7), rispettivamente, p = 0,013), mentre nessuna differenza statisticamente significativa è stata rilevata nelle lassità in AP e negli altri parametri clinici. I nostri risultati mostrano che la lassità residua in valgo non influisce in modo significativo ad un minimo di follow-up di tre anni, il che suggerisce che nessuna procedura chirurgica aggiuntiva è necessaria per il trattamento del legamento collaterale mediale nelle lesioni combinate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.